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INDIPENDENTI DI SINISTRA E PCI. UN PRIMO CONFRONTO DEL LORO COMPORTAMENTO LEGISLATIVO

Published online by Cambridge University Press:  14 June 2016

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Introduzione

Nel nostro paese è diffusa la prassi di presentare, alle elezioni, candidati non iscritti al partito che li mette in lista, e per tale motivo correntemente definiti «indipendenti». A partire dalle consultazioni politiche del 1968, come è noto, uno dei gruppi parlamentari che si costituiscono al Senato — quello della Sinistra Indipendente — è formato quasi nella sua totalità da candidati del genere, eletti nelle liste del PCI (piú esattamente, nelle liste comuni del PCI e del PSIUP in due consultazioni su tre, nel 1968 e nel 1972). Si tratta di candidati che, una volta in parlamento, non si iscrivono al gruppo del partito (o ai gruppi dei partiti) cui devono l'elezione, ma ad un altro gruppo: la Sinistra Indipendente.

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1 La prassi di presentare candidati indipendenti è diffusa anche nelle ezlezioni per la Camera, ed in quelle amministrative. Peraltro, negli anni ‘60 e negli anni ’70, alla Camera non si è costituito un gruppo analogo a quello della Sinistra Indipendente al Senato (anche se si può rilevare che, dopo le consultazioni del 1976, buona parte del gruppo misto è costituita da indipendenti eletti nelle liste del PCI); e neppure nelle assemblee degli enti locali mi consta che si siano formati — almeno in numero rilevante — gruppi del tipo di quello, appena menzionato, del Senato (pur se è possibile notare che sempre il PCI si è, a tale livello, ultimamente caratterizzato per l'ampiezza riservata, o quanto meno il rilievo attribuito, ai candidati indipendenti, e per la circostanza di aver fatto di uno di questi, nel 1976, il sindaco di Roma).Google Scholar

2 Infatti, nell'alleanza tra PCI e PSIUP, il primo sovrasta di gran lunga: cosí, i due partiti conseguono alla Camera — dove si presentano separati —, rispettivamente, nel 1968 il 26,9% ed il 4,5%, nel 1972 il 27,2% e l'1,9%. Si tratta di dati noti e pubblicati in diverse opere. Si veda, ad esempio, Allum, P.A., Anatomia di una repubblica, Milano, 1976, pp. 8889.Google Scholar

3 Cfr. Segretariato generale - servizio studi legislativi (a cura di), Resoconto generale dei lavori del Senato (integrato dal resoconto dell'attività della Camera dei deputati) dal 5 giugno 1968 al 15 marzo 1972 , Roma, 1972 vol. I, pp. 10471132.Google Scholar

4 Anche se non ignoriamo che criteri di campionamento del genere sono stati adoperati in ricerche interessanti come quelle di Cazzola (cfr. Cazzola, F., Governo e opposizione nel parlamento italiano , Milano, Giuffrè, 1974). Ricerche, per altro, afferenti un quadro di forze politiche assai piú ampio del nostro, e rispetto al quale tali problemi metodologici possono, magari, vedersi anche sotto altra luce. Google Scholar

5 Cfr. Predieri, A., La produzione legislativa , in Sartori, G. (a cura di) Il parlamento italiano 1946–1963. Napoli, 1963, pp. 228–229 (per la distinzione tra leggi e leggine) e 263–276 (per l'applicazione di tale distinzione alla legislazione di uno specifico semestre).Google Scholar

6 Cfr. Predieri, A., ivi , pp. 228 e 231.Google Scholar

7 Per quanto concerne i criteri di classificazione in casi del genere, precisiamo che 1) in sede di classificazione delle leggi secondo l'organo di approvazione, non abbiamo registrato la pluralità di votazioni qualora queste siano avvenute sempre in commissione o sempre in assemblea, 2) in sede, poi, di classificazioni delle leggi (sulla base dei criteri che chiariremo tra poco) secondo l'atteggiamento degli indipendenti di sinistra e del PCI, non abbiamo registrato la pluralità di votazioni se la situazione resta immutata nel loro corso, mentre abbiamo considerato il quadro che si configura nell'ultimo iter percorso al Senato se la situazione varia da una votazione all'altra (tuttavia, le leggi per cui, nei vari itinera, l'atteggiamento di un gruppo non sempre risulta le abbiamo classificate insieme a quelle per le quali l'atteggiamento non risulta nell'unica votazione avutasi al Senato).Google Scholar

8 Al riguardo, vi è da considerare che dal regolamento del Senato approvato nel 1948 sono previsti per le votazioni i sistemi, a) dell'alzata e seduta, b) della divisione, c) dell'appello nominale, d) dello scrutinio segreto; dal successivo regolamento varato nel 1971, i sistemi, a) dell'alzata di mano, b) della votazione nominale, c) dello scrutinio segreto. Ora, gli Atti parlamentari relativi al Senato, sui quali ci basiamo per la nostra analisi, nel caso dell'appello — o votazione — nominale riportano l'elenco dei votanti ed il voto di ciascuno di loro; e nel caso dello scrutinio segreto, l'elenco dei votanti, ed i totali dei voti favorevoli, astenuti, contrari. Mentre nei casi di gran lunga piú comuni — alzata e seduta, e divisione, secondo il vecchio regolamento; alzata di mano, secondo il nuovo — gli Atti si limitano ad indicare con le formule «è approvato» e «non è approvato» l'esito della votazione. (Per l'esattezza, precisiamo ancora che per la quinta legislatura, ma non per la sesta, gli Atti relativi alle commissioni indicano anche l'elenco dei senatori presenti).Google Scholar

9 Ovviamente, non vi sarà alcuna anticipazione di voto da poter registrare, 1) quando non è presente alla seduta alcun membro di un determinato gruppo, 2) quando sono presenti uno o piú membri di un gruppo senza prendere la parola (di tale caso come del caso 1 peraltro, stando a quanto abbiamo ricordato nella nota precedente, sarebbe possibile accertare il verificarsi solo nelle ipotesi di appello — o votazione — nominale, e di scrutinio segreto), 3) infine quando, pur prendendo la parola uno o piú membri di un gruppo, non risulta delineato chiaramente l'atteggiamento in sede di voto. Occorre ancora precisare che per le rare leggi esaminate, in sede deliberante, parte in commissione e parte in aula (talvolta facendo anche la spola tra le due sedi in modo da passare prima per una, poi per l'altra, quindi ancora per la prima), prendiamo in considerazione solo la discussione svoltasi nella sede in cui avviene la votazione sull'intero disegno di legge (prescindendo, eventualmente, da quella parte di tale discussione ivi tenutasi prima della provvisoria rimessione all'altra sede). Un'ultima avvertenza: essendoci imbattuti in una legge a proposito della quale un gruppo dichiarava di non partecipare alla votazione, abbiamo assimilato tale atteggiamento a quello dell'astensione.Google Scholar

10 Può essere interessante rilevare che in questa legislatura, ammontando a 12 gli indipendenti di sinistra, ed essendo d'altra parte le commissioni del Senato prima 11, poi (a partire dall'1–10–1971, in virtú del nuovo regolamento) 12, vi è la possibilità, per la Sinistra Indipendente, di destinare ad ogni commissione un diverso parlamentare. Possibilità che verrà invece a cadere nella legislatura successiva allorché, restando 12 le commissioni del Senato, i senatori della Sinistra Indipendente scenderanno a 10.Google Scholar

11 Nell'ambito della prima categoria (leggi con coincidenza di atteggiamenti) il rapporto rinvenuto — 34 in commissione contro 70 in aula — passa, per i casi di coincidenza nell'approvazione, nell'astensione, nell'opposizione, rispettivamente a 24 contro 33, 9 contro 13, 1 contro 24. Mentre quanto alla seconda categoria (leggi con differenza di atteggiamenti) il rapporto che abbiamo rinvenuto in questa — 9 in commissione contro 12 in aula — passa, qualora gli indipendenti di sinistra approvano ed i comunisti si astengono, a 5 contro 2; qualora la Sinistra Indipendente approva ed il PCI vota contro, a 2 contro 4; qualora, infine, la prima si astiene mentre il secondo è contrario, a 2 contro 6.Google Scholar

12 Per la comprensione delle motivazioni di voto, indicheremo i contenuti dei provvedimenti, a) riportando i loro titoli (ometteremo peraltro, nel caso dei decretilegge convertiti in legge, la formula iniziale del tipo «conversione in legge del decretolegge x recante –», e sostituiremo eventuali riferimenti a provvedimenti precedenti, con puntini di sospensione), b) fornendo, inoltre, ulteriori informazioni quando ci sembrino opportune.Google Scholar

13 Alla stessa categoria sono riconducibili le leggi «Assegnazione al Mediocredito centrale di somme per la concessione di contributi agli interessi per operazioni di esportazione di cui alla legge –, e norme modificative ed integrative della legge –» (provvedimento del quale il contenuto fondamentale è quello indicato nella prima parte del titolo), «Modifiche ed integrazioni al decretolegge – ed alla legge – concernenti provvidenze in favore di zone della Sicilia colpite dai terremoti del 1967 e 1968», «Concessione di un contributo annuo di lire cento milioni a favore della Fondazione Luigi Einaudi con sede a Torino», «Norme integrative e modificative della legge – sull'edilizia scolastica ed universitaria», «Modificazioni alla tabella 1 annessa alla legge – e successive modificazioni, sull'avanzamento degli ufficiali dell'esercito, della marina e dell'aeronautica», «Aumento del fondo di rotazione per la ricerca applicata presso l'Istituto mobiliare italiano», «Proroga ed aumento dello sgravio degli oneri sociali per le imprese industriali ed artigiane nel Mezzogiorno», «Provvedimenti straordinari per lo sgravio di oneri sociali a favore delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali», «Provvidenze creditizie per favorire nuovi investimenti nei settori dell'industria, del commercio e dell'artigianato».Google Scholar

14 Si tratta di una definizione un po' generica, me ne rendo conto, ma avventurarsi in una puntualizzazione richiederebbe uno spazio eccessivo per l'economia di questo lavoro.Google Scholar

15 Inseribili in tale categoria appaiono poi i provvedimenti «Norme per il rinvio delle elezioni comunali e provinciali del 1969», «Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo», «Sgravi fiscali a favore dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi a piú basso reddito» «Assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti».Google Scholar

16 Nello stesso tipo appaiono altresí inquadrabili i provvedimenti «Aumento dello stanziamento previsto dalle leggi – per la costruzione e l'arredamento del palazzo di giustizia di Napoli», e «Norme per la tutela delle bellezze naturali e ambientali e per le attività estrattive nel territorio dei Colli Euganei».Google Scholar

17 Analogo il caso della legge «Completamento della nuova sede della scuola archeologica di Atene».Google Scholar

18 Mentre scrivo queste pagine, non è ancora stato edito per la legislatura 1972–1976 il Resoconto generale – — corrispondente a quello citato, a proposito del precedente parlamento, supra nella nota 3 —, ed è disponibile solo un resoconto parziale; le leggi della sesta legislatura sono state pertanto da me individuate sulla base sia di quest'ultimo (Segretariato generale) ufficio elaborazione elettronica dati e informazioni parlamentari a cura di, Resoconto dei lavori del Senato (integrato dal resoconto dell'attività della Camera dei deputati) dal 25 maggio 1972 al 31 agosto 1975, Roma, 19753, vol. I, pp. 1119–1203), sia (per il periodo successivo del quadriennio) delle «schede» — relative alle singole leggi — compilate dagli uffici del Senato, e negli uffici stessi conservate.Google Scholar

19 Nell'ambito della prima categoria (leggi con coincidenza di atteggiamenti) il rapporto che abbiamo rinvenuto in questa — 37 in commissione contro 59 in aula — passa, per i casi di coincidenza nell'approvazione, nell'astensione, nell'opposizione, rispettivamente a 28 contro 13, 7 contro 18, 2 contro 28. Mentre quanto alla seconda categoria (leggi con differenza di atteggiamenti) il rapporto che abbiamo rinvenuto in questa — 7 in commissione contro 9 in aula — passa, se gli indipendenti di sinistra sono favorevoli ed i comunisti si astengono, a 3 contro 4; se la Sinistra Indipendente si astiene ed il PCI si oppone, a 4 contro 1; mentre non si può parlare di rapporto, verificandosi solo approvazioni in aula, per i 3 provvedimenti su cui gli indipendenti di sinistra si astengono ed i comunisti sono favorevoli, e per la legge su cui i primi si oppongono ed i secondi si astengono.Google Scholar

20 Nella stessa categoria ricondurremmo queste leggi: «Concessione di un contributo straordinario di lire 200 milioni all'Ente autonomo esposizione nazionale quadriennale d'arte di Roma», «Natura e compiti dell'Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio e riordinamento del trattamento pensionistico integrativo a favore degli agenti e dei rappresentanti di commercio», «Ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dal terremoto nel gennaio del 1968», «Proroga delle disposizioni recate dal decretolegge – in materia di lavoro straordinario del personale postelegrafonico», «Provvedimenti straordinari a sostegno delle attività musicali», «Conferimento di posti nelle qualifiche iniziali delle carriere amministrative del Ministero della Pubblica istruzione e disposizioni riguardanti insegnanti in servizio presso l'amministrazione centrale e periferica del Ministero stesso nonché il personale ivi comandato».Google Scholar

21 Analogo è il caso del «Finanziamento delle Comunità montane istituite con la legge – e provvedimenti per le zone montane».Google Scholar

22 Nello stesso tipo rientrano le leggi «Delega al governo per l'emanazione di norme sullo stato giuridico del personale direttivo, ispettivo, docente e non docente della scuola materna, elementare, secondaria e artistica dello Stato» e «Modifiche dell'ordinamento giudiziario per la nomina a magistrato di cassazione e per il conferimento degli uffici direttivi superiori».Google Scholar

23 Appartiene allo stesso tipo la «Concessione all'Ente autonomo “La Triennale di Milano” di un contributo straordinario dello Stato».Google Scholar