Published online by Cambridge University Press: 21 October 2016
Most books by or about Antonio Gramsci reproduce on their covers the same studio photograph dating from the early 1920s. It is a head and shoulders portrait showing Gramsci with longish hair, dark coat buttoned at the neck, unsmiling and looking into the camera through wire-rimmed glasses. This was also the image of him most commonly displayed in Communist Party branches all over Italy from the late 1940s to 1991. Yet if we compare it with other extant photographs of Gramsci, as well as with those of other revolutionary leaders adopted as iconic in the communist movement, we can see it differs from the former and resembles the latter in several ways. The most striking difference is the erasure of any sign of Gramsci’s bodily impairment: the curvature of the spine and short stature resulting from the spinal tuberculosis he had as a child. The article examines the history of this photograph and the way it became adopted as the approved image of Gramsci and considers what was at stake in removing from official memory a condition of disability that was central to his own personal and political identity.
Gramsci senza disabilità
La maggioranza delle edizioni degli scritti di Antonio Gramsci e degli studi su Gramsci riportano in copertina lo stesso ritratto, fatto in uno studio fotografico russo nei primi anni ’20. È un primo piano in cui Gramsci appare coi capelli lunghi pettinati all’indietro, con il cappotto abbottonato fino al collo, mentre fissa l’obiettivo attraverso gli occhiali tondi. Era questa l’immagine di Gramsci che appariva più spesso nelle sezioni del Partito comunista italiano dai primi anni del dopoguerra fino al 1991. Eppure, se la confrontiamo con altre fotografie di Gramsci e con le immagini largamente diffuse di altri rivoluzionari in altri paesi, colpisce il fatto che si differenzia nettamente dalle prime e somiglia invece a quest’ultime. La differenza più significativa con le altre foto di Gramsci è che in questa vi è l’occlusione di qualsiasi traccia della sua diversità fisica: la curvatura della spina dorsale e la bassa statura, effetti permanenti della tubercolosi extrapolmonare che ebbe da piccolo. Questo articolo ricostruisce la storia dell’immagine iconica di Gramsci e considera i motivi della rimozione dalla memoria ufficiale di una condizione di disabilità che invece faceva parte integrante della sua identità personale e politica.