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Acta Antiquissima: A Week in the History of the Roman Republic

Published online by Cambridge University Press:  09 August 2013

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Acta antiquissima

Nei suoi Annales Romanorum (1615) Stefano Pighius pubblicò sotto l'anno 168 av.Chr. ciò che credeva di essere un frammento di una tavoletta antica promulgando gli acta urbana di sette giorni di quell' anno — infatti il 28 marzo al 3 aprile, epoca della partenza d' Emilio Paolo in Grecia per combattere il re Perseo. Il Pighius pretese che questo frammento fosse trovato tra i papieri di Lodovico Vivès, dotto spagnuolo chi al inizio del cinquecento esseva stato il protetto del re Enrico VIII d'Inghilterra e della regina Caterina d'Aragon. Gli Acta, accolti prima con dubbi, vengono ripubblicati da Tomasso Reinesius nel 1682 e proprio direttamente loro viene aggiunto dal Dodwell e i suoi amici un supplemento di altri acta, una miscellanea disordinata tratta dalla tarda repubblica. L'autore rintraccia la storia della trasmissione degli Acta e riesamina la plausibilità del materiale del Pighius e l'evidenza per una falsificazione dal Vivès.

Type
Research Article
Copyright
Copyright © British School at Rome 1986

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References

‘ACTA URBANA’

Pighius, S. V., Annales Romanorum (Antwerp 1615) II, pp. 378–80, sub anno 585 A.U.C. (‘exemplum exscriptum inter schedas Lodovici Vivis olim repertum“).Google Scholar
Reinesius, T., Syntagma lnscriptionum Antiquarum (Leipzig/Frankfurt 1682), Classis IV, nos. 2–8, pp. 339 ff.Google Scholar
Graevius, J. G., C. Suetonius Tranquillus-Caesarum XII Vitae2 (The Hague 1691), pp. 777–8.Google Scholar