Published online by Cambridge University Press: 11 October 2011
Objective – To verify if the foreign population resident in the Canton Ticino, differs in the use of public psychiatric services and in the type of mental disorder presented, with respect to the Swiss population. Design – Research completed on subjects Swiss and foreign, over 19 years old, and resident in the Canton Ticino, who during 1995 spent at least one day admitted at the psychiatric hospital or had at least one contact with the out—patient services. Setting – Public psychiatric services of the Canton's sociopsychiatric organisation. Main outcome measures – For the Swiss, Italian and other non-Italian foreigners, the standardised annual rates of in- and outpatient prevalence and first admission and first outpatient contact were calculated, both totals and per diagnostic categories (ICD-10). Results – The group of non-Italian foreigners presents higher total standardised annual rates of in-patient prevalence and first admission and above all, of first admission, with respect to the Swiss and Italian groups; furthermore, with respect to the other two groups it presents higher first admission rates for the schizophrenic syndromes (F2) in men and for mental disorders due to psychoactive substances (Fl) in women. Whereas for first outpatient contacts the other foreigners present higher rates in neurotic syndromes (F4) in men, and affective syndromes (F3) in women. Conclusions – The results seem to confirm the presence of higher levels of mental disorder in non—Italian foreigners, above all for certain nationalities, with respect to Swiss and Italians. It is possible that the presence of a substantial offer of psychiatric services from the private sector may have caused an underestimation of the actual rate of mental disorder above all in the Swiss group and to a minor extent in that of the Italians.
Scopo – Verificare se la popolazione straniera residente nel Canton Ticino differisce nell'utilizzazione delle strutture psichiatriche pubbliche e nel tipo di disagio psichico presentato, rispetto alia popolazione svizzera. Disegno Indagine compiuta sui soggetti di nazionalità svizzera e straniera, con più di 19 anni d'età, residenti nel Cantone Ticino, che hanno avuto nel corso del 1995 almeno un giorno di ricovero presso l'ospedale psichiatrico o almeno un contatto con gli ambulatori. Setting I servizi pubblici dell'Organizzazione sociopsichiatrica cantonale del Canton Ticino. Principali misure utilizzate – Sono stati calcolati per gli svizzeri, gli italiani e gli stranieri non italiani i tassi annuali standardizzati di prevalenza ospedaliera e ambulatoriale e i tassi di prima ammissione e primo contatto ambulatoriale, totali e per categorie diagnostiche (ICD–10). Risultati – Il gruppo degli stranieri non italiani presenta tassi annuali standardizzati totali di prevalenza ospedaliera e, soprattutto, di prima ammissione più elevati rispetto agli svizzeri e agli italiani; inoltre presenta, rispetto agli altri due gruppi, tassi di prima ammissione più alti per le sindromi schizofreniche (F2), negli uomini e per i disturbi psichici dovuti all'uso di sostanze psicoattive (Fl), nelle donne. Mentre nei primi contatti ambulatoriali gli altri stranieri presentano tassi più alti di sindromi nevrotiche, legate a stress e somatoformi (F4), negli uomini e di sindromi affettive (F3), nelle donne. Conclusioni – I risultati ottenuti sembrano confermare la presenza di livelli più alti di disagio psichico tra gli stranieri non italiani, soprattutto per alcune nazionalità, rispetto agli svizzeri e agli italiani. E possibile che la presenza di una consistente offerta di servizi psichiatrici da parte del settore privato possa aver sottostimato l'effettivo disagio psichico, soprattutto nel gruppo degli svizzeri e, in modo minore, in quello degli italiani.