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Pattern of intervention and patients' satisfaction with Community Mental Health Service in Bologna
Published online by Cambridge University Press: 11 October 2011
Summary
Objective – To measure satisfaction with Community Mental Health Service (CSM) in patients and to check if it will be associated with some selected demographic and service variables. Design – This study compares data from satisfaction scale administration in patients who attended CSM at least once every two months during 1998 and services that them have benefited from. Setting – The Community Mental Health Service of Saragozza-Porto District in Bologna. Main outcome measures – Demographical, clinical and service variables taken from CSM informative systém and Verona Service Satisfaction Scale (VSSS-32), a multidimensional instrument which measures satisfaction with community-based psychiatric service. Results – Main results (145 subjects) pointed out higher satisfaction for technical and interpersonal skills of staff, information, drugs, help to get economical benefits and domiciliary care. Four issues stood out by comparing patients' satisfaction and their demographic, clinical and services' benefit features: 1) aged patients complained about high drugs costs and of contacts with other seriously ill patients into the waiting room; 2) relative's involvement was judged as insufficiently effective; 3) in young patients with serious mental disease high frequency of visits seemed to correlate with low satisfaction; 4) patients with complex pattern of intervention (including economical benefits) were the less satisfied ones with service's economical support. Conclusions – Patients' satisfaction differs according to their demographic and clinical features, but the pattern of intervention seems to influence their judgements too, sometimes in a incoherent way.
Riassunto
Scopo – Verificare se il grado di soddisfazione per i servizi offerti dal CSM sia collegato ad alcune caratteristiche (sociodemografiche, cliniche, assistenziali) dell'utenza, concentrando l'attenzione sulle situazioni più “critiche”, al fine di acquisire elementi per i progetti di miglioramento. Disegno – Studio trasversale con rilevazione delle prestazioni fruite e somministrazione di uno strumento di valutazione ai pazienti con almeno un accesso ogni due mesi nel corso del 1998 e in carico al Centro di Salute Mentale. Setting – Il Centro di Salute Mentale (CSM) del Distretto Saragozza-Porto dell'Azienda USL Città di Bologna. Principali misure utilizzate – Dati del sistema informativo relativi alle caratteristiche sociodemografiche, cliniche, assistenziali di ciascun soggetto e Verona Service Satisfaction Scale (VSSS— 32). Risultati – I risultati relativi a 145 soggetti (24% della popolazione) hanno mostrato come su tre dimensioni principali (soddisfazione globale, professionalità, informazione) e quattro sottodimensioni (colloqui, aiuto economico, aiuto domiciliare, farmacoterapie) oltre il 70% degli intervistati si è dichiarata soddisfatta, giudicando sostanzialmente sufficiente il servizio. L'analisi dei punteggi meno elevati, attraverso il confronto con le variabili sociodemografiche, cliniche ed assistenziali, ha evidenziato quattro aree nelle quali, in modo differenziato, vi sono aspetti suscettibili di miglioramento della qualità del servizio: 1) accessibilità dei servizi: gli assistiti meno soddisfatti lamentano costi assistenziali troppo elevati (spese per i farmaci) e mal tollerano la frequentazione ambulatoriale con persone più gravemente disturbate; 2) coinvolgimento dei familiari: il problema è diffusamente avvertito e la critica sembra vertere sulla scarsa incisività degli interventi presso i familiari; 3) colloqui individuali: l'insoddisfazione sembra derivare dalla scarsa incisività dei trattamenti o dalla “dipendenza” dal CSM che un pattern assistenziale complesso può indurre; 4) contributi economici: gli “insoddisfatti” sono prevalentemente assistiti ai quali il CSM eroga aiuti economici diretti, spesso nell'ambito di programmi che comportano un intenso lavoro di collegamento con altre agenzie sociali e sanitarie. Conclusioni – Il grado di soddisfazione si differenzia significativamente in relazione ad alcune caratteristiche sociodemografiche e cliniche degli assistiti e in funzione a tipo e quantità di assistenza prestata, sebbene emergano aspetti apparentemente incoerenti (ad una maggior assistenza pare corrispondere un diminuzione della soddisfazione) che devono forse far ripensare al tipo di risposta assistenziale fornita a certe categorie di assistiti.
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References
Bibliografia
- 4
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